Sul perché sia stato scelto il colore azzurro per rappresentare gli sportivi italiani, nel calcio quanto tutte le altre discipline, sono state avanzate molteplici ipotesi, ma poco fondate. L'indicazione che vanta maggiori e concreti riferimenti storici è la relazione con i Savoia; nel 1911, quando la rappresentanza dell'Italia calcistica scese in campo all'Arena di Milano contro l'Ungheria, regnava Vittorio Emanuele III e il colore ufficiale della casa reale era l'azzurro.

In onore di questa nobile famiglia reale venne quindi scelto il medesimo colore per le maglie, che fino ad allora erano state semplicemente bianche.
La sostituzione dal bianco all'azzurro non venne subito adottata per tutti gli sport, ma nel 1932 ai X Giochi olimpici di Los Angeles, disputati con il fascismo al potere in Italia, vi fu un'uniformità totale per tutte le discipline. La scelta della maglia azzurra portò fortuna agli atleti italiani che conquistarono ben 36 medaglie (12 d'oro) e si posizionarono al secondo posto del medagliere, dietro gli Stati Uniti.
Dopo la proclamazione della Repubblica italiana, l'azzurro fu mantenuto e ancora oggi rappresenta gli sportivi italiani nelle competizioni globali.