Lo smartphone esisteva già nel 1937?
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Mr. Pynchon and the Settling of Springfield

Mr. Pynchon and the Settling of Springfield

Sono i dettagli a fare la differenza ed è un piccolo particolare di un dipinto di Umberto Romano ad avere destato l'attenzione di un gran numero di persone.
Stiamo parlando del murales intitolato “Mr. Pynchon and the Settling of Springfield”, che è datato 1937 e rappresenta l'incontro tra due tribù del New England con i coloni inglesi del Massachussets. Per la precisione le due tribù sono i Nipmuc e i Pocumtuc ed il dettaglio che sta facendo scalpore è tenuto in mano dall'indiano in primo piano. Egli sembra infatti avere uno smartphone, la forma dell'oggetto, piatto e rettangolare, ed il modo in cui viene tenuto, con il pollice destro sopra la parte superiore, fanno proprio pensare ad un telefono cellulare di ultima generazione!


Il dettaglio con l'oggetto misterioso
Ma è possibile che si tratti proprio di uno smartphone e che esistesse già negli anni '30 quando l'artista ha dipinto il murales? A quel che sappiamo si è cominciato a parlare di telefonia cellulare intorno al 1973 ed il primo telefono cellulare nella storia ha visto la luce 20 anni dopo, vale a dire nel 1993. Allora che cos'è quello strano oggetto?

A tal proposito l'opinione si è divisa e vi sono quindi tantissimi sostenitori della tesi che si tratti di una predizione del futuro. A non essere d'accordo vi è l'antropologa Margaret Bruchac che crede che si tratti di un pugnale di ferro e che la parte appuntita sia nascosta dalla mano dell'uomo. Anche lo storico Daniel Crown non sposa la tesi della predizione del futuro ed ha una sua teoria: ritiene che lo strano oggetto altro non sia che uno specchio di piccole dimensioni. Nel XVII secolo questo tipo di accessorio era molto in voga ed è noto che gli uomini selvaggi ed arretrati erano incuriositi ed attratti dalla modernità, soprattutto da ciò che era lucente, come lo specchietto appunto. Crown ha condotto un'analisi dettagliata sul murales ed ha una grande conoscenza sia del '600, vale a dire il periodo raffigurato, sia dell'epoca in cui Romano ha dipinto, ed è quindi fermamente convinto che se non si tratta di un piccolo specchio, al massimo può trattarsi di un'edizione tascabile di un testo religioso.
La verità non ci è data saperla con esattezza, l'artista finché è stato in vita non ha mai speso parole su questo oggetto in particolare, quindi è molto probabile che rimanga un mistero!

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Tag: Smartphone  Arte  









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