Uno dei giochi più antichi del mondo sono i dadi, numerosi sono i ritrovamenti fatti nel corso del tempo, alcuni dei quali risalenti addirittura al V millennio! La forma, ovviamente, non corrispondeva in maniera esatta a quella che conosciamo oggi, così come lo scopo, che talvolta riguardava la previsione del futuro. In Egitto per esempio, giù dal 3100 a.C. venivano usati dei dadi cubici per fare delle previsioni dopo la morte. Dapprima a compiere quest'attività, chiamata oggi Gioco del Senet, nonché precursore dell'attuale Backgammon, furono i faraoni, cioè la classe sociale più importante ed elevata, poi a partire dal 1500 a.C. circa, si estese a tutta la popolazione. All'esito del lancio dei dadi veniva attribuito il significato delle sorti dopo la morte, il gioco era dunque considerato una sfida tra la persona ed il destino. Per questo la maggior parte dei reperti sono stati ritrovati all'interno di tombe.

Abbiamo detto che la forma era variabile in quanto in origine, in alcune zone, venivano usati gli astragali, che sono gli ossi del tarso degli ungulati, aventi una forma pressoché tetraedica, avente cioè 4 facce.
In epoca romana poi nacque il gioco di azzardo, attività che era illegale a Roma, ma che appassionò molti imperatori, come Augusto, che ne parla nelle lettere a Tacito, ed anche Giulio Cesare. A lui viene infatti affidata la paternità del detto "Alea iacta est" che significa "Il dado è tratto".
Similarmente anche durante l'epoca medioevale nell'Europa occidentale il gioco dei dadi non era visto di buon occhio in quanto portava ad una perdita del controllo sul denaro, che poteva essere vinto o perso con grande rapidità e facilità.
E sempre con estrema velocità, il gioco conquistò le fasce più basse della popolazione del Nuovo Mondo dopo la sua scoperta ed è ancora oggi in voga sia nei casinò sia nelle bische per strada.
In conclusione, una risposta certa a chi abbia inventato per primi i dadi da gioco non c'è, quel che si sa è che appunto sono nati come passatempo ed hanno avuto scopi sia religiosi che di puro intrattenimento.